Aspetto la primavera ma si è dimenticata di arrivare e il cielo rimane grigio, sempre pronto a spolverare di neve il cortile. Monaco è come l'ho lasciata prima di Pasqua: precisa, ricca e fredda. immergersi nel caos italiano è divertente per i primi cinque giorni, poi diventa ogni ora più strano; l'angoscia delle persone è tangibile, ogni incontro porta con sè allegria e amarezza insieme. Mi spiace vedere che il paese sta male e il futuro è una parola che fa quasi paura. Non che il mio sia sicuro figuriamoci! Ma da qui tutto è diverso. Ho smesso di suonare per un po' (finchè i bimbi non cresceranno un pochino) e le giornate sono divenute lente improvvisamente. Fare le "casalinga" (che parola desueta!) è quasi un esercizio zen, il contatto continuo con i bambini è salutare e la poca socialità che prima mi devastava adesso mi regala una calma inaspettata. Condisco le giornate con piccoli momenti (molto piccoli) in cui cerco di trovare il tempo per i libri la scrittura e la musica e tutto è più sereno. Sì, direi che tutto va lentamente bene.
Nessun commento:
Posta un commento